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La collina

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A ridosso delle valli, il Biellese vanta bellissimi rilievi collinari, ognuno di loro ha caratteristiche differenti e uniche. 

Le Rive Rosse: così denominate per via del particolare colore dei suoli, dovuto all’affioramento delle rocce vulcaniche effusive.

Le colline del Bramaterra e del Lessona:  soprattutto nei comuni di Lessona, Masserano, Brusnengo, Sostegno e Villa del Bosco, si trovano numerosi e storici vigneti con produzioni di pregio seppur limitate, che danno vita a vini importanti come il “Bramaterra” e il “Lessona”.

Il Mortigliengo: un sistema di poggi che si sviluppano sulla dorsale compresa tra i torrenti Strona e Ostola, ricoperti di boschi e vigneti e caratterizzati da piccoli insediamenti residenziali di origine feudale collegati da un complesso sistema viario che ripercorre i vecchi sentieri pedonali.

 

I comuni compresi in questa galleria sono: Brusnengo, Curino, Masserano, Mezzana Mortigliengo, Villa del Bosco.

In questa nostra uscita del sabato abbiamo attraversato Rongio Inferiore fino ad arrivare al piccolo “cimitero Napoleonico”, purtroppo ormai spoglio, all’interno del quale restano solamente alcune lapidi corrose dal tempo. Abbiamo proseguito fino ad arrivare a Rongio “Camillo”, poco dopo il grande recinto dei pony, inizia la zona della Via Crucis lungo la forra del Rio Bisignana a Curino, pensata e realizzata da Don Luigi Longhi con la “fede che smuove le montagne” è un documento di fede e di arte unico in Italia e forse al mondo nella sua straordinaria somma di valori e significati, scrive Marco Rosci. Venti artisti hanno realizzato le opere che campeggiano a cielo aperto e si fondono con la tranquillità e la sacralità del luogo, accompagnando il visitatore fino alla coloratissima Cappella della Trasfigurazione, ricca di affreschi realizzati da Giuseppe Papetti nel 1999. Una passeggiata ideata per ritemprare spirito e corpo e rendersi conto di come ogni artista ha interpretato una tappa della via Crucis con la propria visione e spiritualità, utilizzando materiali diversi e lasciando spazio all’immaginazione e all’introspezione dell’osservatore.

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