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La pianura

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La Pianura Biellese è caratterizzata da paesaggi agrari ed ambienti insediativi fortemente differenziati, e si può dividere in due grandi aree.

Le Risaie: la pianura biellese fa parte della principale area di produzione risicola europea che, per esigenze agricole, viene allagata in primavera trasformandosi in un immenso specchio d’acqua di notevole effetto paesaggistico, che diventa un mare di verde al crescere del riso in estate, e di un intenso giallo oro all’inizio dell’autunno..

La Baraggia: un’ampia zona pianeggiante non insediata, leggermente rialzata rispetto alle circostanti piane agricole. La zona, per lo più arida, è caratterizzata da una enorme permeabilità del terreno e dallo scorrimento in profondità delle acque.

I comuni compresi in questa galleria sono: Benna, Borriana, Candelo, Castelletto Cervo, Cavaglià, Cerrione, Gaglianico, Gifflenga, Massazza, Mottalciata, Ponderano, Salussola, Sandigliano, Verrone, Villanova Biellese.

La Chiesa di Santa Maria Assunta a Salussola ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Come vi avevamo promesso, ecco una carrellata di fotografie della Chiesa di Santa Maria Assunta; grazie alla disponibilità del parroco che ci ha accompagnato e ci ha permesso di salire sul campanile per catturare delle bellissime immagini delle campane e del panorama circostante, abbiamo potuto ammirare i dipinti, la pala d’altare e i mobili della sacrestia. La Chiesa di Santa Maria è nominata in un documento del 1217 e nell’elenco delle chiese Vercellesi del 1298, data la sua posizione all’interno del borgo fortificato, si conservò intatta tra le molte guerre che devastarono queste località. Fu parrocchia sin dalla sua nomina a pieve nel 1413 e fino al 1748 fu l’unica parrocchia sull’intero territorio di Salussola. Lo stile architettonico originario della chiesa è romanico-gotico, con successive aggiunte di stile barocco,la facciata originariamente era a gradini, che sono rimasti sul lato sinistro della facciata. La porta della chiesa, risalente al 1766, come testimoniato da un'incisione sul legno della stessa porta, rivelata durante un recente restauro, originariamente era ad ogiva ed è circondata da fregi in terracotta che raffigurano figure di bacchi che tengono grappoli d'uva. Il campanile è stato ricostruito nel 1722, del precedente, che aveva muri spessi ed era poco più alto della chiesa, restano scarsi avanzi, fra cui una bifora con colonna e capitello assai rozzi, visibile nel sottotetto della chiesa stessa.

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