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Valle Cervo

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Con i suoi 19 chilometri, la Valle Cervo è la seconda vallata del Biellese per lunghezza. È anche conosciuta come “Valle di Andorno”, ma per i Biellesi è la valle del Cervo, perché è l’impetuoso torrente che ne ha scolpito la storia e favorito lo sviluppo. La parte superiore della vallata è denominata “La Bursch”, che nell’antica parlata locale indicava la casa; si presenta spigolosa e aspra, offrendo segni evidenti dell’azione del manto glaciale. La vegetazione è composta da alberi di grande fusto quali i faggi ed i castagni, che offrono bellissimi scorci dai punti più panoramici. Nella parte bassa della vallata, sono ancora presenti i tanti stabilimenti industriali lungo il torrente.

 

I comuni della vallata sono:

Andorno Micca, Campiglia Cervo, Miagliano, Piedicavallo, Pralungo, Ronco Biellese, Rosazza, Sagliano Micca, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Zumaglia.

Circa 30 milioni di anni fa, nell’Oligocene, dallo scontro tra la zolla tettonica europea e quella africana, ha avuto origine in seguito ad un'esplosione vulcanica la sienite che ancora oggi possiamo ammirare nella cava della Balma. Una roccia poco diffusa sul pianeta ma che si rivela una delle migliori per le costruzioni, tanto è vero che la ritroviamo in basamenti e colonne a Torino, Milano, Roma, Lione e persino in America sul molo 17 di New York. Per circa un centinaio di anni dal 1840 al 1979 le cave della Valle Cervo hanno fornito lavoro a generazioni di scalpellini (picapere in dialetto) che provenivano da varie regioni d’Italia; la costruzione della linea ferroviaria Biella-Balma ha permesso la movimentazione di un grande quantitativo di materiale (che precedentemente veniva trasportato con carri trainati da cavalli) e ne ha incrementato le potenzialità estrattiva. Abbiamo percorso il sentiero che dalla Balma porta ad una cava posta più in alto ammirando lungo il percorso dei muri a secco che ancora oggi sono un monumento a cielo aperto e una testimonianza dell’incredibile manualità e abilità degli scalpellini.

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