L’Alta Valle presenta un territorio tipicamente montano che si estende indicativamente dalle sorgenti in quota del torrente Elvo fino alla strada del “Tracciolino”, ideale linea divisoria tra aree insediate e paesaggio naturale. Valle aperta, con ampi pascoli, alpeggi e rifugi alpini in quota; i suoi versanti sono costellati da centri rurali. Dal paesaggio già tipicamente montano dell’alta valle, fatto di boschi intervallati da grandi pascoli verdi attraversati da corsi d’acqua purissima, si passa ad un territorio dove prevalgono le dolci colline che scendono dalla dorsale morenica per arrivare al lago di Viverone, accompagnate per alcuni tratti dal corso del torrente Elvo. La Bassa Valle è dunque caratterizzata da dolci colline e da importanti centri abitati per il loro carattere residenziale ed alcuni insediamenti produttivi.
I comuni della vallata sono:
Camburzano, Donato, Graglia, Magnano, Mongrando, Muzzano, Netro, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pollone, Sala Biellese, Sordevolo, Torrazzo, Zimone e Zubiena.
L’Ecomuseo della lavorazione del ferro a Mongrando----------- Se il patrimonio storico, e le nostre tradizioni sono ancora conservate, lo dobbiamo anche grazie a persone come Aldo Rocchetti, che in un freddo sabato pomeriggio di fine febbraio, ci ha accolti in quella che una volta era la Fucina Morino, ultima sopravvissuta di numerose attività che lungo i corsi d’acqua della Valle Elvo utilizzavano la forza dell’acqua per azionare i magli con cui si forgiava il ferro. In questo luogo, già alla fine del 1600 venivano fabbricate armi per il Reggimento Guardie dei Savoia, e all’interno si trovano ancora tutti i macchinari originali e una campionatura degli oggetti realizzati, dalle spade di epoca napoleonica ai normali attrezzi agricoli, prodotti fino alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso. Aldo ci ha spiegato il funzionamento dei macchinari attraverso la potenza dell’acqua, evidenziando le difficili condizioni di lavoro a cui erano esposti i lavoratori, inserendo nel racconto anche numerosi aneddoti relativi alla vita che si svolgeva a quei tempi nel paese in cui la Fucina si trova: Mongrando; avendo lui stesso una lunga tradizione famigliare di persone che hanno prestato la loro opera in questo particolare settore. Dalle sue parole abbiamo potuto cogliere anche in questo caso, come ad esempio per il tessile, la straordinaria abilità delle maestranze nello svolgere questa attività, e con molta attenzione e deferenza, abbiamo cercato di documentare ambienti, macchinari e strumenti che il tempo non è riuscito a sconfiggere. Dal prossimo mese di maggio, dopo un lungo periodo di chiusura, l’Ecomuseo finalmente riaprirà, e consigliamo vivamente tutti di fare una visita. Aldo sarà ben felice di accogliervi!
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