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Valle Oropa

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In questa valle troviamo natura, arte, religione e montagna; è caratterizzata dalla presenza del Santuario più importante di tutto l’arco alpino, legato al culto della Madonna nera. Situato in una suggestiva conca a 1.200 metri di quota e distante 11 chilometri da Biella. Il complesso del Santuario richiede tempo e pazienza, ma in cambio svelerà i suoi tesori, e la sua spiritualità toccherà l’anima di ognuno. Se tutto questo non bastasse, adiacente al Santuario, si estende il Sacro Monte, recentemente riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, con le sue dodici storiche cappelle dedicate alla vita della Vergine, popolate da statue in terracotta a grandezza naturale.

Il Giardino botanico si trova a 1200 m di quota e occupa una superficie di 10.700 metri quadrati; è di proprietà dell’Ente autonomo laicale di culto Santuario di Oropa mentre la gestione è garantita dal 1998 dall’OA WWF Oasi e Aree Protette Piemontesi di Biella. Al suo interno vengono coltivate circa 500 specie e varietà di piante. La suddivisione delle specie spontanee per ambienti rende facilmente osservabili, in un’area ristretta, una buona parte della flora spontanea della Riserva regionale. Le collezioni di piante ornamentali alpine sono invece coltivate in roccere delimitate all’interno del Giardino: in questo modo, il visitatore potrà apprezzare la diversificazione del mondo vegetale sulle varie montagne del Mondo. Con il materiale documentativo in distribuzione presso la biglietteria è infatti possibile seguire alcuni percorsi autoguidati, oppure mostre permanenti e temporanee, allestimenti ed attività dedicate alle famiglie. Il Giardino Botanico di Oropa incoraggia, stimola ed insegna a grandi e piccoli con i suoi allestimenti di piante e ambienti, coinvolge nelle sue azioni di sensibilizzazione ricercatori, educatori ed insegnanti; applica i principi ecologici nella gestione del territorio, promuove pratiche sostenibili e la conservazione della biodiversità, in particolare quella degli ambienti montani. Ed è proprio con lo scopo di documentare e conoscere meglio questo giardino che ci siamo addentrati in una bella quanto rara (quest’anno) giornata di sole alla scoperta di flora e fauna che caratterizzano i nostri monti e quelli del pianeta intero, come alcune peonie dell’Himalaya e il famoso papavero blu che cresce nelle stesse zone.

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