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Viverone e dintorni

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Inserito in un paesaggio caratterizzato dalla Serra d’Ivrea, la più imponente collina morenica glaciale d’Europa, il Lago di Viverone, con una superficie di 5,72 km², è il terzo per grandezza del Piemonte. La sua posizione particolarmente felice, in prossimità delle autostrade, lo rende facilmente raggiungibile dai flussi turistici e le sue sponde sono ben attrezzate per l’accoglienza, grazie in particolare alla presenza di molti campeggi, alberghi e strutture balneari. Un’altra particolarità molto interessante è data dal fatto che il lago non è completamente circondato da strade percorribili in auto, questo lo rende particolarmente apprezzato da chi ama camminare nella natura. La sua parte Sud-occidentale è selvaggia e naturale, un luogo ideale per il birdwatching, ricco di vegetazione e di avifauna e si può raggiungere solo a piedi o in barca. Il Lago di Viverone è sede di un antichissimo insediamento preistorico subacqueo, inserito dall’Unesco nel 2011 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità. E’ anche il punto di incontro tra percorsi storico-devozionali come la Via Francigena e il Cammino di San Carlo.

 

I comuni compresi in questa galleria, oltre a Viverone sono: Cavaglià, Dorzano, Roppolo.

L'ipotesi principale dell'origine di Cavaglià è da Cabaliaca da caballius poiché, molto probabilmente, luogo di crocevia, prima celtico e poi romano, di collegamenti militari tra le valli biellesi, la Pianura Padana e il Canavese, quindi utilizzato come stazione e rifornimento per i cavalli. Dal ritrovamento di un cromlech, monumento megalitico di menhir disposti in cerchio, che ora si trova disposto all’ingresso del paese, si attestano dei primi insediamenti nel territorio già intorno al IX secolo a.C. Al centro del paese si trova l’imponente parrocchiale di San Michele Arcangelo, una delle più vaste di tutta la diocesi di Biella, in stile neoclassico, sorse su progetto dell'architetto Filippo Castelli in seguito alla demolizione della precedente. La facciata fu compiuta nel 1886. Composta da una sola grande navata, presenta sei cappelle laterali con balaustre in marmo, gli altari sono opera di G. Cattaneo, il coro rococò è abbellito da stalli lignei settecenteschi acquistati dal monastero di Santa Maria della Sala di Andorno Micca; il pulpito in noce della fine del XVII secolo è dei fratelli Tempia di Mortigliengo. Di notevole valore è l’organo, inaugurato nel 1821, opera dei famosi fratelli Serassi di Bergamo. Girovagando per il paese, nella parte più antica ci siamo imbattuti in un luogo molto speciale, si tratta della “Piazzetta degli innamorati, dell’amore, della pace”, com’è stata denominata, qui sono state collocate una targa e una panchina per scattarsi una foto-ricordo o un romantico selfie. Poco distante è stata sistemata una cassetta nella quale chiunque, in qualunque momento, può inserire una frase d’amore, una dedica per il proprio innamorato o innamorata. Ogni anno, in occasione di San Valentino, la più bella lettera viene premiata

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